giovedì 14 gennaio 2021

LE COSE NELLA LETTERATURA

 LE COSE NELLA LETTERATURA

 Il ruolo della "sigaretta" ne "La coscienza di Zeno"


In taluni libri vi si può trovare uno o più oggetti che siano importanti quanto i protagonisti-umani e diventino fondamentali nella trama.

È questo il caso ella sigaretta nel romanzo “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo.

Protagonista nel racconto è la sigaretta.

Zeno presenta il suo coprotagonista, raccontando della prima volta che ha fumato una sigaretta, era adolescente e aveva rubato i soldi al padre.

Zeno ha vent’anni quando si accorge di odiare il fumo e si ammala, ma nonostante la malattia decide di fumare un’ultima sigaretta; ed è qui che si evidenzia la funzione centrale dell’oggetto nella narrazione oltre che nella vicenda umana del protagonista.  

Ogni tentativo di smettere di fumare non è che uno stimolo ulteriore al desiderio.

È la sigaretta a vincere sul protagonista-uomo, il proposito di smettere sembra voler ridimensionare il ruolo delle sigarette che finiscono per riempire di loro tutta la giornata di Zeno. Intanto l’ultima sigaretta viene nascosta dietro la sigla u.s. che accompagnata da date viene apposte su qualsiasi cosa (libri, diari, agende, muri), inducendo il lettore a concludere che l’uomo vuole invano superare la centralità dell’oggetto.

La coscienza di Zeno capisce che a vincere è la sigaretta. L’uomo dovrebbe accettare la propria sudditanza all’oggetto, ma difende la superiorità umana, rispetto all’inanimato, accusando la propria inettitudine; trova così un alibi alla condizione umana, rilegando tutto ad una dimensione personale, alla propria incapacità esistenziale.

L’inettitudine di Zeno amplifica il significato dell’oggetto, stimolando una più profonda riflessione sull’uomo. La sigaretta ha il compito di svelare che la malattia del protagonista è comune in realtà a tutti gli uomini che vivono nella società contemporanea, alienante e contraddittoria.

La sigaretta materializza le dipendenze e le ossessioni dell’uomo moderno, caratterizzato da un profondo senso di solitudine di fronte a un mondo malato, egoista e contraddittorio.

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